Incontro UIL, CGIL e CISL con il Presidente Enrico Rossi, coordinatore della Conferenza delle Regioni in materia di istruzione, formazione e lavoro.
24/11/2024
Piena collaborazione da parte delle Regioni con le Organizzazioni Sindacali.
Questa il principale impegno che Enrico Rossi, coordinatore delle Regioni in materia di formazione e lavoro e Presidente della Regione Toscana, ha preso in materia di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.
L'incontro, svoltosi a Roma nella giornata di ieri, tra il Presidente e i rappresentanti di UIL, CGIL e CISL, ha affrontato il nodo centrale della gestione dei centri per l’impiego, affidata ora alle Regioni ed alle Provincie autonome.
Il Presidente Rossi ha confermato la volontà delle Regioni di fare la loro parte, implementando le risorse oggi disponibili con quelle rinvenienti dai Por Fse, per garantire le risorse necessarie a pagare i dipendenti dei centri per l'impiego.
Quindi, senza entrare nel merito del “balletto” delle cifre che saranno definite con la conversione del Dl 78/15 che comunque vengono giudicate insufficienti, il Presidente Rossi ha ribadito la disponibilità, a fronte di un ulteriore sforzo da parte del Governo, a trovare tutte le soluzioni utili per raggiungere gli obiettivi finanziari necessari per coprire la spesa necessaria per i centri per l’impiego.
A fronte di questa disponibilità è però necessario che il passaggio del personale dei centri per l’impiego alle Regioni avvenga in maniera chiara superando ogni incertezza sulla gestione del personale stesso compreso quello impiegato a tempo determinato che da anni contribuisce a dare funzionalità alla gestione dei servizi offerti.
Infine, rispetto al modello proposto all’interno dello schema di decreto, il Presidente Rossi ha ribadito la proposta fatta in sede di audizione dalle Regioni, favorevole all’agenzia nazionale con compiti di indirizzo e di definizione dei livelli delle prestazioni, ma articolato con un sistema di agenzie regionali che gestiscano ed attuino le politiche sul territorio.
Per parte nostra abbiamo condiviso le preoccupazioni sul personale, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, e abbiamo sottolineato la necessità che vengano reperite le risorse necessarie per dare continuità ai servizi pubblici che, come indicato nelle nostre proposte di modifica allo schema di decreto, si realizzi uno sforzo straordinario per il rafforzamento ed implementazione dei centri per l’impiego, sia quantitativo che qualitativo e che sia in grado di garantire certezze sul futuro di questi lavoratori.
Anche sul modello di agenzia proposto dal Governo le Organizzazioni Sindacali hanno trovato punti di convergenza con le proposte delle Regioni, alle quali va senza dubbio affidata la programmazione e la gestione degli interventi, la cui articolazione deve essere la più vicina possibile ai cittadini.
Condivisibile in particolare la proposta di utilizzare parte delle risorse assegnate al Fondo Sociale Europeo, sia nazionali che regionali, purché oltre a garantire i salari degli operatori, sia predisposto un piano di rafforzamento delle politiche attive nel territorio, e che tale operazione non determini ritardi nell’avvio della programmazione 2014/2020.
Su questi punti si aprirà un tavolo di partenariato con la Conferenza delle Regioni a partire prossimo mese di settembre, il cui obiettivo sarà la condivisione degli interventi da realizzare e le modalità con le quali si andranno a realizzare.
Prosegue così uno stretto rapporto di collaborazione tra organismi regionali e sigle sindacali, rapporto consolidatosi a partire dalla gestione delle tematiche legate agli ammortizzatori sociali in deroga e che, oggi più che mai, si rende necessario per contribuire attivamente nella soluzione di alcuni dei problemi non ancora del tutto risolti che caratterizzano il nuovo assetto, proposto nel Jobs Act, per i servizi per il lavoro e le politiche attive.
Roma 23 luglio 2015