Base di Decimomannu, UIL: necessario incontro con Pigliaru
21/11/2024
Lo affermano senza remore Francesca Ticca, Segretario Generale della UIL Sardegna, Andrea Lai, Segretario Generale della UIL Sardegna, Cristiano Ardau, Segretario Generale della UILTuCS di Cagliari e Giorgia Vargiu, Segretario Regionale della UILPA.
"La convocazione del Presidente Pigliaru", afferma Ticca, "si riferisce a un problema gigantesco; lo scenario è cambiato e bisogna tenerlo a mente.
Bene fa il Governo Regionale ad aprire un confronto con noi ma sopratutto con il Governo Nazionale e i Tedeschi sulle effettive esigenze dei territori ove insiste la Base Militare di Decimomannu.
Negli anni in queste realtà, come Decimomannu, si sono maturate vocazione dove la Base si è integrata perfettamente nei processi di sviluppo economico e nel tessuto sociale.
Oggi la Sardegna, Regione a Statuto Speciale, ha necessità di ridefinire gli accordi con lo Stato centrale, riappropriandosi del governo di questi territori.
Non vanno escluse o cancellate le esperienze maturate in questi territori e con le comunità, ad oggi positive.
Siamo consapevoli che un processi di cambiamento sia in atto ma vanno salvaguardati tutti i posti e la richezza generata".
E' stato chiesto al Presidente Pigliaru di interloquire con l'Aeronautica Tedesca, il Ministero della Difesa e il Governo Nazionale.
Bisogna capire se i tedeschi sono disponibili a tornare indietro e rimanere in Sardegna, rivalutando le condizioni del contratto.
"Va avviata una concertazione territoriale con i militari", afferma Ardau, "al fine di rendere meno sofferente la loro presenza per i territori e addirittura trarne un beneficio. Vanno riscritti gli accordi che permettano la permanenza dei tedeschi a Decimomannu, con una vessazione minore per questi territori, che renda compatibile e sostenibile la presenza militare con benefici per le comunità; va chiesto un passo indietro ai tedeschi.
I sindaci presenti, di Decimomannu, Villasor, San Sperate, Decimoputzu, Uta, Vallermosa e Villaspeciosa hanno espresso pieno gradimento sull'esperienza vissuta in questi anni per la presenza dei militari, punto di partenza di ogni ragionamento sulla difesa dei livelli occupazionali e della ricchezza prodotta.
Inoltre vanno chiesti investimenti e ricerche che portino innovazioni tecnologiche a doppia valenza sia per i fini militari che per i fini civili. Le ricadute sarebbero positive e bilaterali cbe permettano duali vantaggi con il mantenimento di tutti i posti di lavoro, delle professionalità e della ricchezza prodotta".