Nel nuovo carcere vince l'antiStato; la denuncia della UILPA Penitenziari
23/11/2024
Aggressioni ad agenti, risse, tentati suicidi, sequestri di droga, da una parte. Dall'altra, una cronica carenza di organico del personale di Polizia Penitenziaria.
E' un quadro a tinte fosche quello che è emerso dalla visita di una delegazione della UILPA-Penitenziari al nuovo carcere di Uta.
A capo della delegazione il segretario generale della UIL Penitenziari, Eugenio Sarno, che ha dichiarato che "a Uta, ora come ora, sta vincendo l'antiStato".
"Nei primi dieci mesi di funzionamento della struttura" ha affermato Sarno "sono emersi gravissimi problemi di gestione; le aggressioni agli agenti sono state ad oggi più di 60, 40 i tentati suicidi, 200 i casi di autolesionismo, 85 i detenuti ricoverati in codice rosso in ospedale nonostante il centro clinico interno, le celle devastate sono già 8 e una è addirittura sotto sequestro".
"C'è una frequenza di eventi critici assolutamente non normale" ha concluso amaramente il segretario, arrivando a dire che "viene rimpianto Buoncammino".
Fa eco Michele Cireddu, segretario regionale della UILPA Penitenziari Sardegna;"il personale è cronicamente sotto organico, e di quello in servizio una parte deve svolgere servizi diversi dalla vigilanza; gli agenti in servizio sono 319 in totale, dovrebbero essere 445 per una struttura molto più estesa di quella di Buoncammino".
Nonostante i posti occupati siano di pochissimo inferiori rispetto a quelli disponibili (545 su 549), l'incubo del sovraffollamento è già realtà, con celle da due posti che stanno per ricevere il quarto letto dopo averne già avuto uno in più del consentito.
Questo perché presto la struttura riceverà anche i detenuti sottoposti a regime di 41 bis, senza però che il personale di vigilanza sia destinato ad aumentare.
Dalle foto scattate dalla delegazione, emerge come molti dei problemi di Buoncammino siano stati "traslocati" nella struttura di Uta.
Tralasciando i pochi e vecchi mezzi tecnici a disposizione (per esempio i registri, ancora cartacei e compilati a mano) e strutture che spesso non agevolano il lavoro degli agenti, mancano completamente spazi per la risocializzazione del detenuto, addirittura il nido per le detenute è una cella vuota. Per Sarno tutto questo è "uno schiaffo alla dignità dei carcerati".
La Uilpa Penitenziari annuncia ora la richiesta di una ispezione, “anche per verificare – spiega Sarno – l’adeguatezza o meno della gestione degli agenti da parte del capo reparto”, sollecitando nel contempo l’assegnazione di un provveditore regionale in pianta stabile e l’arrivo dei dirigenti in tutte le carceri dell’Isola, il posto è ancora vacante a Is Arenas, Tempio, Lanusei e Mamone.
Le foto scattate durante la visita della UILPA Penitenziari http://www.polpenuil.it/galleria-foto/6605-280915-cagliari-uta-le-foto-della-visita-uil